C'è qualcosa di peggiore dell'essere fisicamente ammalati.

Charles M. Schulz in una sua famosa vignetta dei Peanuts scriveva:

Charlie Brown: " Si vive solo una volta, Snoopy ! "
Snoopy: " Sbagliato, si muore una volta sola, si vive ogni giorno "

Chi è affetto da ipocondria è condannato all'esatto contrario: vive una volta sola, ma durante la propria vita sente chiaramente che sta morendo, spesso centinaia di volte.
Questa convinzione, come un cancro, distrugge ogni possibilità di vivere una esistenza felice.

L'ipocondria è un disturbo molto antico, la cui etimologia risale a Ippocrate, il padre della medicina.
Un soggetto ipocondriaco è costantemente preoccupato del proprio stato di salute: controlla continuamente il proprio corpo per calmare la propria ansia, e considera ogni segnale sospetto una prova di qualche grave malattia.
Un dolore all'addome, una piccola difficoltà nel deglutire, un giramento di testa, molti altri sintomi che altre persone considerano di poco conto diventano subito la conferma di cancro o di altre patologie che lo porteranno irrimediabilmente a gravi problemi di salute, o alla morte.

Secondo il modello della Terapia Breve Strategica sono le azioni che un soggetto ipocondriaco compie ogni giorno per cercare di rassicurarsi ad aggravare il disturbo: tali comportamenti sono definiti tentate soluzioni disfunzionali, in quanto ripetuti nel tempo alimentano il problema e ne rendono impossibile il superamento.

Questo disturbo è favorito dalla grande quantità di informazioni di carattere medico disponibile ai giorni nostri, specialmente grazie a Internet.
Un tempo i nostro nonni definivano semplicemente come mal di pancia qualsiasi dolore all'addome e lo consideravano di poco conto, mentre oggi siamo a conoscenza di decine di malattie che possono avere quel dolore come sintomo. Un ipocondriaco sarà convito di avere le peggiori.
Consultare informazioni mediche su Internet è uno dei metodi migliori per aumentare la fissazione ipocondriaca, se si considera che spesso le informazioni non sono scritte necessariamente da medici, sono poco chiare o contrastanti, e sono persino tratte dal parere di altri utenti. Normalmente se qualcuno ha una malattia e ne trova una cura ha poco interesse nell'andare online a parlarne; diventa dunque più probabile trovare i commenti di persone che hanno una lunga e travagliata storia di cure fallimentari, che aumenteranno ancora di più l'ansia e i dubbi dell'ipocondriaco costantemente a caccia di nuove spiegazioni per i propri sintomi.

La continua ricerca dei segnali del proprio corpo, genera un effetto paradossale: più la nostra mente sarà attenta e in ascolto, più riusciremo a percepire sensazioni alle quali naturalmente non faremmo caso o non daremmo importanza.
Il toccare continuamente una parte del corpo ne sensibilizza inoltre la sensazione: ad esempio se cominciamo a deglutire volontariamente per rassicurarci sul fatto che non vi sia un cancro alla gola produrremo una infiammazione di quella parte, e sarà più facile sentire una sensazione di fastidio che diventerà la prova ulteriore della presenza della patologia.

Del resto è esperienza comune che " chi cerca trova ".
Se vediamo un solo capello bianco temiamo subito di averne altri; ma se ci mettiamo allo specchio per rassicurarci che sia l'unico, più controlliamo minuziosamente i nostri capelli, più ne troveremo altri nascosti che non avremmo mai notato prima.

Cercare rassicurazione dal medico o non è di aiuto, o lo è solo temporaneamente.
Il parlare dei propri disturbi o l'essere visitati aumenta l'ossessione ipocondriaca, e spesso fa sorgere nuovi dubbi su altre possibili malattie citate dal medico.
Inoltre le analisi cliniche ripetute troppo frequentemente possono lasciare ulteriori sensazioni fastidiose, che diventeranno ulteriori prove di presunte patologie.
Vi sono casi nei quali esami negativi riducono l'ansia, ma avviene solo temporaneamente, poichè in breve tempo l'ascolto costante del proprio corpo troverà sintomi nuovi localizzati in una zona diversa, che richiederanno ulteriore rassicurazione, in un circolo vizioso senza fine.
Nei casi più gravi la rassicurazione medica non è in grado di ridurre in alcun modo l'ansia dell'ipocondriaco, anzi l'aumenta: se il medico non ha trovato la malattia, ma persistono i sintomi a causa del controllo ossessivo, questo diventa la prova che la patologia in atto è ancora più subdola e grave. Non sono rari i casi nei quali i gravi ipocondriaci riescono a convincere i medici alla chirurgia esplorativa, che produrrà ancora più effetti negativi sul loro corpo.

Lamentarsi costantemente dei propri sintomi, e cercare conforto o informazioni parlandone con amici o parenti, porta ad un ulteriore effetto paradossale: più un soggetto ne parla mostrandone la gravità, più chi è intorno a lui cercherà di rassicurarlo, ma ogni tesi portata a sostegno del fatto che non si tratti di niente di grave farà emergere nella sua mente prove contrarie, e ulteriori dubbi.

La Terapia Strategica affronta questa problematica andando a bloccare le tentate soluzioni disfunzionali messe in atto da chi è affetto da questo disturbo.
Poiché l'ascolto del proprio corpo è inevitabile, viene ridotto a tre appuntamenti al giorno, in modo da trasformarlo da continuo e irrefrenabile in qualcosa che si sceglie di fare volontariamente; diventa in tal modo più controllabile, e si riduce durante il resto della giornata. Un controllo volontario e ripetuto secondo tali modalità tende inoltre a ridurre la percezione dei sintomi, o porta spesso a non trovarne.
Vengono inoltre interrotti i tentativi di controllo medico, ricerca di informazioni e il parlarne con gli altri.
Si introduce inoltre la paura più grande, alla quale di solito nessun ipocondriaco ha pensato in precedenza: una continua attenzione ai segnali del proprio corpo genera uno stress costante, abbassa le difese immunitarie, e porta al rischio di sviluppare realmente le malattie temute.
Il paziente viene guidato quindi a ricostruire una vita sana, nella quale si possa prendere cura del proprio corpo in maniera non ossessiva.
Recuperare il piacere di vivere la propria giornata fortificherà infine le sue naturali difese immunitarie, proteggendolo in maniera più efficace dalle malattie reali.

“Lascia che ti dica qualcosa sull'ipocondria: è un pericoloso piccolo infido demonio. Non ti ucciderà, ma toglierà il colore dalla tua vita in modo tale che nel momenti più dolci, i momenti di grazia, tu sia colpito da quel sussurro nelle tue orecchie che ti porterà via tutto. Io sono malato, Io sto morendo - Solo che non lo so ancora.”
 (Dani Shapiro)